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Illusioni ottiche

Il nostro cervello trasforma naturalmente diversi tipi di stimoli acquisiti dagli occhi in un quadro con un senso compiuto.

Tutto questo avviene senza che ce ne rendiamo conto, tanto che il nostro approccio alla realtà non è fatto di un insieme di linee curve o rette, ma di volti, oggetti e paesaggi.
Nella retina si forma un’immagine bidimensionale capovolta, ma il cervello la ruota per interpretarla correttamente.
Il passaggio dalla rappresentazione bidimensionale a quella tridimensionale, è frutto di una “interpretazione” del mondo creata dalla nostra mente, mente che codifica le informazioni sensoriali con aggiunte, sottrazioni e interpretazioni di elementi.

La mente impara a codificare gli stimoli in base alla:

  • prossimità: gli stimoli più vicini vengono codificati come appartenenti ad uno stesso insieme;
  • somiglianza: fattori che sono simili o ripetuti sono uniti in un insieme;
  • continuità: elementi allineati tra loro ci sembrano appartenenti ad una figura che ha un senso;
  • al senso: manteniamo la nuova interpretazione dell’immagine rispetto alla prima percepita.

Può succedere che la nostra mente abbia gli elementi per interpretare in modo tridimensionale una figura ma che questi non bastino per fornire un’esatta disposizione spaziale. Capita allora di oscillare tra interpretazioni probabili e ugualmente possibili.

In sintesi un’illusione ottica è un’immagine che inganna l’apparato visivo umano, facendogli percepire qualcosa che non è presente o facendogli percepire in modo scorretto qualcosa che è presente.

In base al meccanismo che ne è causa quindi, si hanno tre categorie di illusioni:

  • ottiche, causate da fenomeni puramente ottici non dipendenti dalla fisiologia umana;
  • percettive, generate dalla fisiologia dell’occhio. Un esempio sono le immagini postume che si possono vedere chiudendo gli occhi dopo avere fissato un’immagine molto contrastata e luminosa;
  • cognitive, dovute all’interpretazione che il cervello dà delle immagini. Pensate alle figure impossibili e ai paradossi prospettici.

Ecco alcune immagini per metterti alla prova e “giocare con noi”.

ancora-onde

Se fissi l’immagine, vedrai delle onde in movimento

intersezioni

Da dove spuntano quei pallini grigi?

 

leggere

Il nostro cervello è strano: riusciamo a leggere un testo del genere, basta che la prima e l’ultima lettera della parola siano al posto giusto, anche se le altre lettere sono inserite in modo disordinato.

linee-orizzontali

Le linee sono tutte perfettamente orizzontali!

onde

Ancora onde in movimento

quadrati

Questi sono quadrati perfettamente regolari

 

rotazione

È un’immagine o un’animazione?

Liberamente tratto da https://www.goccediperle.it/hobby/passatempi/illusioni-ottiche/